Contando il costo della rivoluzione organica
di M. Bird, P. Riva, R. Zamfira, V. Odobescu | 02.02.2022
Le vendite di alimenti biologici sono in grande crescita in Europa e l'agricoltura del continente sta cambiando per soddisfare questa domanda.
N. di produttori biologici:
Valore dei mercati alimentari biologici locali:
Medie di spesa pro capite (2018):
Agricoltura biologica: cosa signifca?
Fertilizzanti naturali per il terreno come il compost e le alghe
Pesticidi naturali fatti da piante, animali, microrganismi o minerali
Nessun prodotto ottenuto da colture geneticamente modificate utilizzato nel processo di coltivazione di cibo e bestiame
Uso di antibiotici come ultima risorsa nell'allevamento di animali
Migliore benessere degli animali, assicurando per esempio che gli animali abbiano accesso allo spazio esterno.
Quali paesi coltivano più cibo biologico e quale è il loro potenziale per il futuro?
L'Italia ha il più alto potenziale di crescita nel settore biologico
L'agricoltura è dipendente dai lavoratori stranieri
Il numero di migranti che lavorano in agricoltura in Italia è aumentato del 90% nell'ultimo decennio
Il maltrattamento dei lavoratori agricoli è molto diffuso
L'agricoltura è uno dei primi settori economici in Italia dove i lavoratori sono a rischio di sfruttamento lavorativo
Lavoratori e lavoratrici oossono essere soggetti a:
Condizioni di vita dure
Sequestro di documenti d’identità da parte dei capi
Straordinari non pagati
Avvelenamento da pesticidi
Sfruttamento sessuale
Camelia Cutolo, Avvocata, Italia
Emilia Bartoli Spurcaciu, FLAI-CGIL sezione Romania
Maria N, ex lavoratrice agricola Iasi, Romania
Letizia Palumbo, ricercatrice del Migration Policy Centre
The vulnerability to exploitation of women migrant workers in agriculture in the EU: the need for a Human Rights and Gender based approach
Poiché le fattorie biologiche non usano sostanze chimiche, il lavoro per mantenere i campi può richiedere più manodopera e più ore rispetto all'agricoltura convenzionale
Ma alcune di queste aziende trattano male i lavoratori
Ecco come vengono sfruttati i lavoratori migranti in alcune aziende biologiche in Italia:
Ouedraogo, lavoratore in un'azienda agricola biologica a Saluzzo (CN), Piemonte, Italia
Lavoratore dell'Africa occidentale, ex-lavoratore per azienda agricola biologica (2017-2018), Foggia
Aboubabcar, lavoratore in un'azienda agricola biologica a Zapponeta (FG), Puglia, Italia
Abdulai Mohamed, lavoratore in un'azienda agricola biologica a Cassina de' pecchi (MI), Lombardia, Italia
Lavoratore dell'Africa occidentale, ex-lavoratore per un'azienda agricola biologica (2017-2018), Foggia
Come il biologico può migliorare le condizioni dei lavoratori agricoli
Secondo i principi del biologico, questo tipo di agricoltura dovrebbe generare benefici per l’ambiente, per la salute delle persone, ma anche per tutti i soggetti del settore, compresi i lavoratori.
Abbiamo visitato aziende agricole italiane che sono molto attente alla qualità dei loro prodotti biologici, ma anche alle condizioni in cui lavorano i loro dipendenti. Sono piccoli esempi che dimostrano come, anche in un settore competitivo con bassi margini e intensità di lavoro, i profitti e l'equità possono coesistere.
Un'opportunità di integrazione sociale
Acquamela bio è una piccola azienda famigliare di Cerignola, in provincia di Foggia. La terra l’ha ottenuta il padre, nel dopoguerra. Vito Merra, uno dei figli, ha deciso di passare al biologico circa 20 anni fa. “È stato un modo di ribellarsi al sistema”, dice. Durante la vendemmia, Acquamela bio impiega una dozzina di lavoratori, tutti in regola, italiani e stranieri, soprattutto africani. “Avere un gruppo misto favorisce l’integrazione”, aggiunge Merra. Il biologico garantisce alcuni sussidi e prezzi di vendita superiori al tradizionale e l’azienda sta in piedi. Anzi, sta pianificando investimenti.
Un simbolo di liberazione da un'eredità criminale
La Cooperativa Sociale AlterEco gestisce un bene confiscato alla mafia a Cerignola, in provincia di Foggia. È un edificio con del terreno attorno, otto ettari. La cooperativa ci coltiva ciliegie, uva, limoni, olive, melograni. “E anche pomodori: in una terra in cui l’agricoltura sembra impossibile senza caporali, sono un simbolo”, spiega Vincenzo Pugliese, uno dei soci. AlterEco fa agricoltura biologica e ha assunto alcuni lavoratori africani inseriti in un progetto di contrasto al caporalato dell’Ong Terra!. Uno di loro è anche diventato socio della cooperativa. “Abbiamo una piccola produzione, ma è sostenibile”, riprende Pugliese. “Il biologico è una questione di coscienza”.
Quando i produttori diventano trasformatori, lavorare in modo etico è più facile
PrimaBio è un’azienda agricola di Rignano Garganico, in provincia di Foggia. Di medie dimensioni, produce biologico da oltre vent’anni, in larga parte per il mercato estero, soprattutto dell’Europa centrale e settentrionae. “In passato, le aziende bio erano meno ed era più facile”, dice Maria Luisa Terrenzio, figlia del fondatore Giovanni. Dal 2019, PrimaBio assume anche lavoratori africani reclutati dall’Ong No Cap, che cerca di combattere caporalato e sfruttamento tramite una filiera alternativa etica. “Se trasformi i prodotti che coltivi, come facciamo noi, è possibile lavorare eticamente”, commenta Terrenzio.
Illustrazioni di Andrei Cotrut, Fotografia di Diego Ravier